L’area di intervento, posta a sud dell’abitato e a ridosso di una fitta e scoscesa zona boscata, contribuisce a isolare il cimitero rendendolo chiaramente percepibile dal fondovalle. Una serie di annessioni avevano intaccato la geometria del recinto originario compromettendone il rapporto con il complesso ecclesiastico limitrofo.
Il progetto ricostruisce il recinto riproponendo un fronte unitario e assecondando l’andamento del terreno per posizionare i campi di tumulazioni su piani orizzontali degradanti verso valle. Ne scaturisce una dualità fra la parte alta, lineare e caratterizzata dall’uso del calcestruzzo bianco, e la parte bassa, che evoca la logica di trasformazione del suolo tramite terrazzamenti sostenuti da muri in pietra locale .
L’ampliamento, è caratterizzato da tre elementi:
- il nucleo centrale dei servizi e dei collegamenti verticali, disposto su tre livelli e affiancato ai loculi esistenti;
- il nuovo recinto in calcestruzzo bianco definito dall’accostamento delle nuove cappelle private e dalle pareti che schermano e sostengono le passerelle distributive dei nuovi e vecchi loculi;
- i campi con le tombe di famiglia disposti nelle due balze inferiori.
L’articolazione dei volumi e dei diaframmi che sostengono le passerelle distributive permette alla luce di penetrare fino al livello inferiore; il tema della luce zenitale è analogamente trattato per le cappelle private e le coperture dei loculi.