L’area assegnata dal bando del concorso a inviti, di cui siamo risultati vincitori nel 2014, era costituita da una porzione del parcheggio antistante la stazione ferroviaria di Cesano Maderno, alla quale risultava collegata solo tramite un sottopasso pedonale.
Il progetto si è dunque posto un duplice obiettivo: stabilire un rapporto funzionale e visivo con la stazione ferroviaria e riqualificare uno spazio urbano riscattandolo dal ruolo marginale in cui era scivolato. Il lungo muro in calcestruzzo posto sul limite del parcheggio ha permesso di definire con chiarezza l’area adibita al transito ciclopedonale e i punti di accesso alla nuova struttura.
La velostazione è concepita come un piccolo oggetto, trasparente, colorato e illuminato: una sorta di lanterna che segnala il punto di partenza o di approdo per chi, alle prime luci dell’alba e all’imbrunire, raggiunge la stazione ferroviaria per recarsi al lavoro o tornare a casa.
L’architettura, volutamente semplice, è ispirata agli elementi ricorrenti nella consuetudine costruttiva del luogo: murature di confine, volumi elementari, coperture a falde inclinate. Al contempo l’uso di materiali contemporanei, quali il telo di copertura colorato e trasparente, l’impiego esteso di vetrate, la declinazione dei dettagli e il dimensionamento dei volumi permettono di rendere l’edificio adeguato al contesto urbano e alla natura pubblica e di servizio che riveste.